Non accennano a diminuire le polemiche sorte dopo la morte del cantante Pino Daniele, scomparso lo scorso 4 Gennaio per un infarto. I dubbi sulle circostanze della morte continuano ad esserci e si cerca di capire cosa sia esattamente accaduto la sera della tragedia

La Procura di Roma che sta indagando sugli accadimenti, ha controllato i tabulati telefonici dell'artista, della sua compagna Amanda Bonini e del cardiologo di fiducia del cantante, Dottor Achille Gaspardone, constatando che la sera del 31 Dicembre c'è stato uno scambio di messaggi attraverso i quali la Bonini, resasi conto delle cattive condizioni di salute di Pino Daniele ha contattato il cardiologo con il seguente messaggio: "Buonasera Achille, Pino mi preoccupa perché è diverso tempo che ha dolori alle spalle. Non sta bene.... Fammi sapere se posso portarlo nei prossimi giorni, anche domani se ci sei".

La replica via sms del cardiologo: "Ok, ci sentiamo ogni 4 ore".Qualche ora più tardi però, al Bonini preoccupata per le condizionid i Pino Daniele comunicò a Gaspardone l'intenzione di volerlo trasportare in Ospedale, ma la risposta del cardiologo giunse solo all'alba della mattina seguente, avvertendo però che non sarebbe stato disponibile prima della mattina del 4 Gennaio.

Il primo Gennaio le condizionidi Pino Daniele sembravano migliorate, anche se l'artista si era esibito per la notte di Capodanno, Arriviamo alla sera del 4 Gennaio, quando Pino Daniele improvvisamente accusa forti dolori al petto e decide di andare direttamente a Roma per farsi visitare dal suo cardiologo.

Il resto lo sappiamo: il viaggio verso Roma, le condizioni che peggiorano, la mancata tempestività ad ottenere le cure necessarie, sono state le cause che, messe insieme, hanno provocato la morte prematura dell'artista.